Breve (ma esaustiva) storia dello sci: dove e quando è nato?

Storia dello sci: dove e quando è nato

Ecco un resoconto sintetico ed essenziale della storia di questa disciplina sportiva

Se ami la montagna e lo sci, sport invernale per antonomasia, è probabile chi ti sia capitato di domandarti da quanto tempo esista questa disciplina.

Ma, soprattutto, potresti essere curioso di sapere chi e quando ha inventato questi strumenti che permettono di scivolare sulla neve.

In questo articolo scoprirai le tappe principali che hanno caratterizzato l’evoluzione degli sci e dello sport per cui vengono utilizzati, dalla loro prima comparsa fino ai giorni nostri.

Cenni storici sugli sci, dalla loro invenzione a oggi

Potrebbe sorprenderti ciò che stai per leggere, ma gli sci hanno una storia molto antica e si pensa che siano stati inventati addirittura prima della ruota.

In zone come Siberia, Lapponia e Scandinavia, sono stati ritrovati dei fossili che fanno pensare all’esistenza di attrezzature simili agli sci già intorno al 2.500 a.C. Questi lontani antenati degli sci, molto larghi e pesanti, venivano utilizzati come strumento per camminare sulla neve ed erano dotati di funi sulle punte, che fungevano da guida.

Solo più avanti, in zone estremamente settentrionali come Groenlandia, Islanda e Svezia iniziò a diffondersi lo sci nordico, caratterizzato da una larghezza inferiore e da una lunghezza maggiore. Con questo strumento, si iniziò ad adoperare un bastone al posto delle funicelle.

Una vera e propria rivoluzione ha avuto luogo nella seconda metà dell’800, in una regione norvegese chiamata Telemark, dove Sondre Norheim, un vero pioniere dello sci moderno, iniziò a costruire degli sci adatti alla discesa, sperimentando la tecnica di curva con le ginocchia piegate mediante l’utilizzo di un bastone e con degli attacchi che lasciassero il tallone libero.

Gli sci iniziarono ad essere costruiti con le lamine metalliche grazie all’esperienza capitata casualmente al pilota di idrovolante Howard Head (fondatore dell’omonima azienda produttrice di sci), che un giorno, avendo dimenticato i propri sci, utilizzò i pattini del suo aereo per camminare sulla neve.

Nel secondo dopoguerra, l’uso degli sci divenne una vera e propria attività sportiva di massa, con una crescita e uno sviluppo delle tecniche e dei materiali sempre costante.

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Breve storia dello sci alpino

La nascita dello sci inteso come sport è attribuibile a Sondre Norheim, che con l’invenzione della tecnica Telemark aprì, di fatto, una nuova era.

Benché la fondazione della FIS (Federazione Internazionale Sci) risalga al 1924, le prime manifestazioni sportive di rilievo legate a questa disciplina furono le Olimpiadi invernali del 1936 (prima edizione assoluta, svoltasi a Garmisch-Partenkirchen) e quelle del 1956 (a Cortina).

Nasce nel 1967, invece, la Coppa del Mondo di sci, manifestazione che si svolge tutti gli anni e che comprende tutte le discipline legate alla montagna e alla neve, come snowboard, sci alpinismo, sci nordico, slittino, e via dicendo.

Le Olimpiadi, invece, hanno luogo ogni quattro anni e si alternano con i Campionati del Mondo.

Nonostante oggigiorno si stia assistendo a una crescita di appassionati di discipline quali sci di fondo e sci alpinismo, è lo sci alpino (detto anche di discesa) ad aver dato il via alla crescita di questo sport, soprattutto a partire dalla fine degli anni ’70.

È in questo periodo, infatti, che questa specialità, con tutte le sue varianti, ha iniziato a conoscere importanti cambiamenti che l’hanno resa così spettacolare e attrattiva; uno su tutti, il passaggio dai paletti fissi a quelli snodati nei percorsi di slalom.

Questa innovazione ha fatto sì che gli atleti iniziassero ad affrontare le curve con più spregiudicatezza e a perfezionare sempre più le traiettorie, aumentando la velocità e la spettacolarità delle gare.

Grande merito per la crescita della popolarità dello sci va riconosciuto a campioni iconici come:

  • Phil Mahre;
  • Pirmin Zurbriggen;
  • Alberto Tomba;
  • Petra Kronberger;
  • Erika Hess;
  • Deborah Compagnoni.

La storia dello sci in Italia

E nel nostro paese? Quando ha iniziato a diffondersi l’uso degli sci e a quando risale la nascita delle prime associazioni sportive?

La leggenda narra che il primo sciatore italiano sia stato un prelato, Francesco Negri, che ebbe modo di indossare gli sci nel corso di un suo viaggio in Lapponia nella seconda metà del XVII secolo.

Nel 1890, quest’attività iniziò ad attirare l’interesse di alcuni amici di un ingegnere svizzero giunto a Torino per motivi di lavoro, tale Adolf Kind. Alpinista e sciatore, egli mostrò loro le tecniche rudimentali e, senza saperlo, diede inizio al movimento sciistico italiano.

Pochi anni dopo, infatti, nel 1901, questa compagnia fondò sotto la Mole il primo club sciistico italiano, lo Ski Club Torino, sostituito più tardi dalla Federazione Italiana Sport Invernali (FISI).

Nel 1902 alcuni sciatori furono inseriti nei reggimenti alpini per decisione del Ministro della guerra, il generale Ottolenghi, e questo fatto storico contribuì non poco alla diffusione dello sci nordico.

In linea con la tendenza mondiale, anche in Italia, però, il vero boom dello sci si è avuto nel secondo dopoguerra, e da allora l’intero arco alpino si contraddistingue per la presenza di numerose stazioni sciistiche che ospitano ogni anno milioni di visitatori.

In conclusione

Ora che hai nutrito la tua curiosità con queste interessanti informazioni, è probabile che la tua voglia di scendere in pista sia cresciuta a dismisura.

Sì, ma… siamo sicuri che tu abbia tutta l’attrezzatura?

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