Biciclette elettriche & normativa: facciamo chiarezza sulle leggi vigenti

Biciclette elettriche e normativa vigente

Chiarimenti su biciclette elettriche e normativa: ecco che cosa prevede la legge italiana

Ancora oggi tra biciclette elettriche e ciclomotori si fa spesso tanta confusione, anche se in realtà le normative vigenti sono abbastanza chiare e, se infrante, prevedono anche delle multe a dir poco salate. 

Se sei indeciso su quale tipologia di bici elettrica acquistare o stai pensando di modificare le prestazioni della tua pedelec, prima di agire leggi questo articolo e avrai tutti i chiarimenti che cerchi.

Ecco tutto ciò che dovresti sapere su biciclette elettriche, normativa e limiti.

Biciclette elettriche & normativa.

Bicicletta elettrica: che cos’è e come si differenzia dai ciclomotori

Le bici elettriche, dette anche e-bike o pedelec, sono delle biciclette dotate di un motore elettrico, di una batteria e di altri strumenti e vengono divise principalmente in due categorie:

Le bici a pedalata assistita sono dotate di un motore che entra in funzione solo quando si azionano i pedali, come dice il nome stesso per “dare assistenza” al ciclista, pertanto fanno parte della categoria dei velocipedi.

Le bici elettriche a funzionamento autonomo, invece, sono dotate di un motore che si aziona anche se i pedali della bicicletta non sono in movimento, pertanto vengono inserite nella categoria dei ciclomotori.

Per essere considerate dei velocipedi o delle biciclette a pedalata assistita, le bici elettriche devono rispettare i requisiti previsti dalla direttiva europea 2002/CE, recepita in Italia nel 2004.

La normativa per le biciclette elettriche 2020, in sostanza, prevede che:

  • il motore a regime di rotazione non deve superare i 0,25 kW;
  • l’assistenza del motore elettrico dev’essere funzionante solo fino al raggiungimento dei 25 km/h;
  • quando il ciclista smette di pedalare il motore si deve fermare.

Questo significa che il motore si aziona soltanto se il ciclista pedala e rimane in funzione solo se non vengono superati i 25 km/h. Inoltre, a discrezione del ciclista, c’è la possibilità di utilizzare questa tipologia di e-bike anche senza l’assistenza del motore.

Dunque, per quanto riguarda questa categoria di biciclette elettriche, la legge prevede che i ciclisti debbano seguire le stesse norme dei possessori di bici tradizionale (art. 50, 68, 12 del Codice della Strada).

Per lo stesso motivo le e-bike non necessitano di omologazione e non prevedono il pagamento di bollo e assicurazione.

L’omologazione della bici elettrica è invece obbligatoria per quelle dotate di motore a funzionamento autonomo e per quelle che possono raggiungere i 45 km/h. Le bici di questa categoria inoltre devono essere dotate di targa e sono soggette al pagamento del bollo e dell’assicurazione.

Per quanto riguarda le norme stradali valgono quelle relative ai ciclomotori.

Leggi anche: Le migliori marche di biciclette elettriche italiane, svizzere e tedesche nel 2020.

Aumento di potenza: ecco che cosa rischi modificando una bici a pedalata assistita

Quante volte in città ti sarà capitato di vedere dei ragazzi sfrecciare a tutta velocità a bordo delle loro e-bike? 

Quasi sicuramente si trattava di bici elettriche modificate

Infatti modificare il limite dei 25 km/h nelle e-bikes per utilizzare il motore a velocità superiori è abbastanza semplice, addirittura in commercio si trovano dei dispositivi che facilitano l’operazione.

Il fatto che sia facile, però, non significa che sia anche legale.

O meglio, chi lo fa deve tenere conto che perderà tutti i vantaggi di avere una bici a pedalata assistita, perché automaticamente la bici dovrà essere sottoposta a omologazione e pagamento del bollo e dell’assicurazione.

Biciclette elettriche, normativa e codice stradale.

Chi utilizza una bici elettrica modificata senza tenere in considerazione queste norme, invece, rischia la confisca del veicolo e, in caso di incidente, non ha diritto a risarcimento, ma è obbligato a ripagare di tasca sua i danni di chi è stato danneggiato.

Ma non solo, sono previste anche una serie di sanzioni che puoi consultare in questa lista:

  • se si circola senza targa la sanzione è pari a 79 euro;
  • se si viaggia senza certificato di circolazione e immatricolazione la somma sale a 158 euro;
  • la mancata copertura assicurativa viene punita con 868 euro;
  • per la guida senza patente la sanzione è di 5.110 euro.

In tutti i casi sopracitati, inoltre, è previsto il fermo amministrativo.

L’unico modo per utilizzare bici elettriche a funzionamento autonomo, o in grado di arrivare fino a 45 km/h, in modo legale è:

  • immatricolare e omologare il ciclomotore;
  • pagare l’assicurazione;
  • avere con sé i documenti relativi al veicolo;
  • munirsi di targa, specchio retrovisore e fari di posizione;
  • essere dotati di patentino. 

Se sprovvisti di questi requisiti, la circolazione è ammessa solo all’interno di aree private.

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Bici elettriche & normativa: per concludere

Come puoi notare le differenze tra le biciclette a pedalata assistita e quelle dotate di un motore indipendente dalla pedalata sono sostanziali.

Le prime fanno parte dei velocipedi, non sono soggette a pagamento di bollo e assicurazione e chi le utilizza può far fede alle norme stradali per i ciclisti.

L’utilizzo della seconda categoria, invece, comporta una serie di oneri e spese e chi le utilizza deve far fede al regolamento relativo ai ciclomotori.

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